ASSOCIAZIONE MEDICA
Il Punto Su: AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali)
Rispondo all'appello dell'amico Giovanni ed esprimo la mia riflessione riguardo le cosi dette AFT.
Ma nonostante mi sforzi il mio giudizio è estremamente sintetico: i giochi sono già fatti e questo che ci piaccia o no. Punto, fine della discussione e cordiali saluti. Ma quello che conta, ed è l'unica cosa importante, è che siamo un gruppo di amici, che condividiamo le stesse passioni e la stessa sofferenza lavorativa. Una volta qualcuno ci definiva Clan o Lobby, ma se fossimo una Lobby saremmo una Lobby di pover'uomini visto la fine che abbiamo fatto: credo che siano ben altre le lobbies. Ma siamo un gruppo di amici e questo è quanto basta. Ora che ho fatto questa premessa però il coraggio di dire qualche cosa di più, riguardo all'argomento in oggetto, mi viene.
E' da diversi anni a questa parte che circolano le più svariate sigle AFT, UTAP, UCCP, URSS, SOVIET, H12, H16, H24, e ogni volta queste aggregazioni territoriali vengono fatte vedere come una grande innovazione della medicina di base ed un enorme vantaggio per l'utenza, che avrà a disposizione il medico 24 ore su 24. Ma è veramente così?? Io ho qualche dubbio.
Alla fine degli anni settanta, quando entrò in vigore il Servizio Sanitario Nazionale, la medicina venne portata sul territorio, anche grazie alla medicina di famiglia, interrompendo la concezione Ospedalocentrica, tardo ottocentesca, che aveva portato, ad esempio, alla concentrazione, a Napoli, di numerosi presidi ospedalieri nella zona collinare. Cominciava l'epoca della medicina sul territorio con gli ambulatori di medicina generale capillarmente distribuiti, i presidi intermedi, gli specialisti ambulatoriali, gli ADI, ADP, etc. etc. Ho l'impressione che con le AFT ci sia una nuova inversione di tendenza nel senso che laddove prima vi era l'ambulatorio di medicina generale, capillarmente distribuito sul territorio, ora sorgeranno queste aggregazioni territoriali, queste unità complesse che aggregheranno numerosi medici di base nella stessa struttura. Questo, che potrebbe sembrare un vantaggio, potrebbe viceversa comportare degli svantaggi, e per il paziente e per il medico. Il malato o l'anziano, che prima bastava facesse pochi metri per raggiungere l'ambulatorio del proprio medico, ora dovrà percorrere diversi chilometri per raggiungere la struttura, dove troverà il medico di turno. Quindi fine del rapporto fiduciario. Il nostro potere contrattuale aveva due cardini, il potere prescrittivo ed il rapporto fiduciario. Il potere prescrittivo è da tempo che ormai non c'è più, e con le aggregazioni territoriali anche il rapporto fiduciario verrà meno, e con esso il nostro potere contrattuale.
Diceva Martin Luther King "j have a dream", ma io più che un sogno ho un incubo. Dopo aver chiuso i piccoli ospedali di periferia perché economicamente poco convenienti, mi vedo queste aggregazioni territoriali come degli ospedaletti di periferia, senza posti letto, dove si esercita la medicina dei poveri, e dove lavorano, supportati (per la parte burocratica informatica) da tecnici a mille euro al mese formati dalla regione, la metà dei MMG e pagati là metà. Ed allora la vera medicina capillarmente distribuita sul territorio verrà svolta dalle farmacie, dove il paziente si recherà per il mal di gola, la stipsi, la diarrea e gli verrà venduto il fermento lattico, lo spray a base di propoli, lo sciroppo di lattulosio o quant'altro. Chi avrà i soldi per l'assicurazione salterà a piè pari questa triste e grigia medicina dei poveri e si rivolgerà allo specialista di grido. Il SSN in apparenza sarà salvo ma non sarà più la stessa cosa. Ma il risparmio sarà enorme.
A volte ho l'impressione che siamo cavie, topi da laboratorio. Su di noi si sta sperimentando il Servizio Sanitario Nazionale del futuro. Domani tutto questo lavoro informatico, che siamo costretti ad imparare a volte in maniera convulsa, sarà svolto dai tecnici a mille euro al mese, formati dalla regione, di cui sopra. A volte ho l'impressione che siamo come i servi della gleba di una volta che coltivavano e macinavano il grano per il feudatario di turno, ricevendone in cambio le briciole. Anche noi coltiviamo e maciniamo dati e informazioni per qualche feudatario di turno, di cui non conosciamo neanche il volto, ricevendone in cambio le briciole. Ma è il caso di concludere. Se è vero che la Sanità è un enorme problema per il Governo e soprattutto per le Regioni, ma un enorme affare per i Privati, è questa la mappa che ci permette di vedere dove andrà la medicina in futuro. E questo che ci piaccia o no.
Punto, fine della discussione e cordiali saluti
Antonio Mura
Commenti
Il problema è solo politico ed è là che bisogna cambiare l'inerzia di questo paese che non ha soldi per curare le persone ma solo quelli da distribuire all' Impregilo per il ponte sullo stretto
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