Ed eccoci di nuovo impegnati in una scelta. Come sapete è necessario eleggere il Coordinatore delle nascenti Aggregazioni Funzionali Territoriali, progetto politico che dovrebbe migliorare l'assistenza territoriale. Se non altro ci costringe a riflettere sul nostro futuro di Medici di Famiglia; sì, forse sarebbe più giusto parlare di medici di famiglia e non in modo asettico ed impersonale di Medici di Medicina Generale, MMG, altra sigla da salvare forse solo per brevità nei discorsi, ma che non esprime in maniera compiuta ed efficace il ruolo delicato ed ancora imprescindibile dei medici a contatto con i pazienti nel loro ambiente, nella loro realtà lavorativa ed affettiva, con le loro ansie e le loro paure.
Ma che c'entrano queste considerazioni con le elezioni, con il nuovo che avanza e la tecnologia che vorrebbe sopraffarci e magari sostituirci con uno stupido PC? A parlarvi, stranamente, è uno cui la tecnologia piace da sempre, nel modo in cui questa può rendere le cose più semplici. Ed invece l'uomo, il medico è e sarà sempre indispensabile nella relazione con l'ammalato che talvolta desidera anche solo essere ascoltato.
Ed allora anche in questa occasione penso che sia giusto riflettere sulla scelta che andiamo a fare indicando un nome per un ruolo da ricoprire; dietro ad un nome c'è una persona con il suo vissuto e quello che ha fatto. Personalmente non ho interessi personali da difendere, se non quelli della nostra categoria, che del resto sono già anche i miei. Inoltre credo che concettualmente sia giusto separare un ruolo politico, uno sindacale, uno cooperativistico; altrimenti si rischia di accentrare il tutto in una sola entità, con buona pace del contraddittorio, finendo di fatto in una egemonia dove non vi sarà più alcuna traccia di democrazia.
Per quanto mi riguarda, dopo l'autoesclusione del Presidente, il caro Enrico, per motivi che non discuto perchè personali, in ragione della collaborazione sincera, leale e proficua avuta in tutti questi anni con lui e con chi ha voluto prestare liberamente la sua opera per la Coop, quello che ho fatto è noto a tutti. Ritengo quindi doveroso continuare ad impegnarmi attivamente per gli interessi nostri, della Medicina e del paziente, mentre sarebbe un non senso disimpegnarmi proprio adesso. Ma per farlo ho bisogno del vostro consenso, che spero sia ampio, per avere maggiore rappresentatività, responsabilizazzione ed avere una voce indipendente.
Se tutto ciò non dovesse avvenire, non cambierà certamente la mia vita. Continuerò ad avere il mio ruolo definito, nella certezza che il mio impegno non verrà comunque meno.
Giovanni Paudice
Nel frattempo, dopo le chiacchiere, i fatti. Chi ha bisogno di scaricare la scheda elettorale può farlo: clicca qui