VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE 2018-2019

Di seguito si riporta il testo della comunicazione da inviare a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indirizzato alla Farmacia dell'ASL NA1 Centro, dott.ssa Simona Creazzola, affinché venga assicurato il giusto quantitativo di dosi di vaccino tetravalente per i medici che partecipano attivamente alla campagna di prevenzione nei loro studi professionali.

Per ulteriori informazioni: dott.ssa Rosa Formicola (3331196034)

 

Gentile dott./dott.ssa farmacista,

 l’influenza rappresenta un serio problema di Sanità Pubblica e una rilevante fonte di costi diretti e indiretti per la gestione dei casi e delle complicanze.

Come sottolinea l’OMS, la vaccinazione rappresenta la forma di prevenzione disponibile più efficace per impedire/limitare i casi di influenza e le ospedalizzazioni, i decessi e le altre complicazioni ad essa associate1 e uno dei fattori determinanti per l’efficacia di un vaccino antinfluenzale è la corretta selezione dei ceppi virali in esso contenuti che corrispondono a quelli circolanti nel corso di una epidemia stagionale.  

Dal riemergere del lineage Victoria del virus B si sono verificati B-mismatch in USA ed in Europa in più del 50% delle stagioni 2-3, pertanto l’OMS ha ritenuto auspicabile promuovere la ricerca per formulare un vaccino tetravalente al fine di garantire maggiore efficacia. Un esempio di B-mismatch, in cui vi è stata una quasi totale mancata corrispondenza tra virus B circolante e virus B contenuto nel vaccino trivalente si è osservato nell’ultima stagione influenzale in Italia che si è tradotto in una aumentata incidenza di morbilità e mortalità.

È evidente che l'inclusione di entrambi i lineages B nel vaccino determina un vantaggio aprioristico rispetto al trivalente la cui entità dipenderà, sia dal livello di “mismatch” riscontrato anno per anno, sia dal fatto che entrambi i lineages possono co-circolare in misura significativa e non esiste possibilità di cross protezione.  

In considerazione del fatto che, per il quarto anno consecutivo, si è verificato il mis-match tra il ceppo circolante predominante dell’influenza B e il ceppo presente nel vaccino trivalente, il Centro Europeo per il controllo delle Malattie (ECDC) ha raccomandato ai Paesi Membri l’uso del vaccino quadrivalente. Pertanto, è da preferire a partire dai 6 mesi, l’utilizzo del QIV per l’immunizzazione dei bambini e degli adolescenti, degli operatori sanitari, degli addetti all’assistenza e degli adulti con condizioni di malattia cronica.

Facendo quindi riferimento alle raccomandazioni fatte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Ministero della Salute, si fa richiesta di avere fin da subito la disponibilità totale del quantitativo richiesto di vaccino tetravalente per garantire la migliore protezione dal virus dell’influenza, ridurre la circolazione del virus e diminuire il più possibile le conseguenze e i costi ad esse associate6 . 

 

Bibliografia

  1. World Health Organization. Fact Sheet No 211 – Influenza (Seasonal). April 2009. Available at: http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs211/en/ (accessed December 2013.
  2. Update: Influenza Activity - United States and Worldwide, 1998-99 Season, and Composition of the 1999-2000 Influenza Vaccine. CDC MMWR 1999; 48: 374–378
  3. CDC. JAMA. 2012; 308: 8548)
  4. (McCullers JA. Hum VaccinImmunother 2012; 8 (1): 34-44
  5. Ambrose CS. Hum VaccinImmunother 2012; 8 (1): 81-88)
  6. 0016442-30/05/2018-DGPRE-DGPRE-P. Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2018-2019